Il Secolo XIX ha intervistato il portiere del Genoa Pierluigi Gollini che oltre alla passione per il calcio ama allo stesso modo la musica, tanto da diventare anche rapper sotto il nome di Gollorius.
GOLLINI SULLA MUSICA- “È sempre stata una mia passione. Andare in Inghilterra mi ha aiutato molto ho conosciuto generi musicali che in Italia ancora non cerano. La musica fa parte della mia vita anche se ormai è tanto che non faccio uscire qualcosa. A Genova ci sono Tedua, Izi, Vaz Tè e Bresh con cui siamo amici. “Guasto d’amore” è un inno moderno, bellissimo. L’anno scorso quando venni col Napoli rimasi impressionato ascoltandola allo stadio. Se Bresh mi chiede di fare qualcosa, magari la facciamo”.
SUL VENIRE AL GENOA- “Hanno contribuito tanti fattori: il venire a giocare in club storico con una piazza importante con tanti tifosi. E poi l’aspetto sportivo. L’anno scorso, quando sono venuto a Genova da avversario, ho visto una squadra ben allenata. E ho sentito parlare molto bene di Scarpi e del suo staff da Mattia Perin”.
SUL GIOCO DAL BASSO- “Mi è sempre piaciuto giocare con i piedi, alla SPAL giocavo come difensore, essere coinvolto nel gioco mi piace molto”.
SULL’ESORDIO- “È stato bellissimo, non potevo immaginarlo meglio. Percepivamo tutti l’entusiasmo. C’era un ambiente super carico”.
SUL NAPOLI- “L’anno scorso al Napoli per un mese ho sempre giocato e ho disputato partite di un certo livello, come la finale di Supercoppa italiana. Tornare a giocare titolare è stata una cosa naturale. Io so che forse avrei meritato qualcosa di più, ma va bene così. A Napoli ho vinto uno scudetto. Quest’esperienza ha arricchito il mio bagaglio personale. Ho capito che la testa è fondamentale. Un anno puoi essere dominante, l’anno dopo, se non sei al top, non riesci a essere performante“.
UN OBIETTIVO SIGNOLO E DI SQUADRA- “Giocare più partite e divertirmi il più possibile. Ho voglia di trovare continuità e di vivere dei bei momenti. A livello di squadra il nostro obiettivo è migliorare quello che è stato fatto l’anno scorso e mantenere quel livello. Saranno il mister e il suo staff a darci gli obiettivi. Come gruppo dovremo essere ambiziosi“.