Juraj Kucka, centrocampista dello Slovan Bratislava che tra poche ore affronterà il Milan in Champions League, ai microfoni di Sport.sk è tornato sulla sua esperienza in Italia citando anche l’importante parentesi trascorsa al Genoa. Ecco le sue parole.
KUCKA. “Per due anni praticamente non potevo uscire di casa per via dei tifosi. Entrarono anche nello spogliatoio al centro sportivo, per muoverci dovevamo farlo in sicurezza. Una volta durante una partita ci chiesero di toglierci le maglie perché non le meritavamo. Poi la situazione si è ribaltata. Il mio gol in Genoa-Inter 3-2? È stato un momento incredibile. Stavamo lottando per il quinto o sesto posto, non ricordo. Eravamo sul 2-2, poi alla fine c’è stata una punizione e segnai di testa. Lo stadio è esploso, è stato incredibile. Non mi scorderò mai quel momento”.
SU BALOTELLI. “Mario è Mario. Un giocatore incredibile, ma è quello che è. Un ragazzo così semplice, non si preoccupa troppo di nulla. Una volta è caduto un centimetro di neve e ha detto che non sarebbe venuto all’allenamento perché non riusciva a uscire dal box. Era estremo, è difficile per chiunque raggiungerlo”.
Io non esco nemmeno con mezzo…