Dopo il quinto gol realizzato in campionato, decisivo per la vittoria ad Udine, l’attaccante del Genoa Andrea Pinamonti ha rilasciato alcune dichiarazioni al Secolo XIX sul suo ritorno al Grifone e sulla voglia di rivalsa che lo sta spronando in questa stagione. Nelle prossime ore l’attaccante di Cles incontrerà i tifosi al Porto Antico.
PINAMONTI. “La mia esultanza del tiro con l’arco? Tutto è partito in un venerdì prima della prima partita in campionato contro il Palermo. Dividevo la stanza con Federico Valietti. L’idea è venuta a lui, da quel giorno è iniziata la storia dell’arciere. Il ritorno al Genoa? È stata una trattativa abbastanza veloce. Appena c’è stata la chiamata, ero molto contento perché conoscevo l’ambiente e avevo anche voglia di tornare per fare meglio dell’anno in cui ero qua quando, per difficoltà personali e generali, non era andata come tutti si aspettavano. Avevo voglia di rivalsa. Il 2020 fu un anno complicato per tutti: i cambi di allenatori, il Covid, la lunga pausa, tanti episodi. Io allora ero un altro tipo di giocatore e un’altra persona, alla seconda esperienza in A. Sono migliorato grazie all’esperienza che ho fatto in questi anni. Tolto l’anno all’Inter che è stato quello in cui ho giocato meno, ho giocato tantissime partite. E quando uno gioca, migliora per forza di cose. Inoltre ho avuto la fortuna di confrontarmi con ottimi allenatori e ognuno di loro mi ha insegnato qualcosa. Penso di essere migliorato sotto tutti i punti di vista. Nazionale? È un obiettivo che bisogna avere, un’aspirazione per la quale uno gioca a calcio. Le scelte non le faccio io, io posso solo continuare ad allenarmi forte“.
Ottimo giocatore.Ti auguro veramente la Nazionale!
Piano piano si scopre che è stata fatta una bella squadra
Ero estremamente scettico – ed è un eufemismo – sul suo ritorno, avendo pessimi ricordi della prima volta. Faccio ammenda, è molto migliorato e si applica con intelligenza. Bell’acquisto.
Ottimo giocatore, mi devo ricredere. Forse per noi meglio di retegui