L’ex centrocampista ha vestito le maglie di Genoa e Reggina e per questo sente sua la sfida del Granillo
Francesco Modesto è il doppio ex della sfida che lunedì prossimo vedrà scontrarsi Reggina e Genoa. I rossoblù di Blessin cercano la vittoria per riacciuffare il Frosinone di mister Grosso, gli amaranto vogliono il riscatto dopo tre risultati deludenti. Centrocampista classe ’82, ha vestito la maglia del Grifone per due anni, collezionando 32 presenze. Di maggior spessore l’avventura a Reggio Calabria, con 109 partite giocate e 4 gol segnati. Fu uno dei protagonisti dell’insperata salvezza in Serie A nella stagione 2006/2007 nella quale la Reggina partì con -11 punti. Queste le sue parole a Il Secolo XIX.
SULLA PARTITA: “La guarderò in tv”.
SU CHI AVRA’ LA MEGLIO: “Sarà un match da tripla, con entrambe le squadre vogliose di fare risultato. Il Genoa vuole tornare subito in Serie A”.
SULLA REGGINA: “Dipenderà da come si svilupperà la gara. Il Genoa ha molti giocatori pericolosi lì davanti e gioca aggressivo. Dal canto suo, la Reggina ha un gioco propositivo, sarà una gara divertente”.
SUI PUNTI DI FORZA DEGLI AMARANTO: “Sicuramente gli esterni d’attacco come Rivas e Canotto e una punta del calibro di Menez. È una squadra compatta che subisce poco”.
SU INZAGHI E BLESSIN: “Blessin ha portato al Genoa una nota di novità, con un gioco diretto senza troppi passaggi in orizzontale e tanto gioco in verticale. Inzaghi è più calcolatore, gli piace creare delle ‘catene’ sulle fasce e sfruttare le qualità degli esterni”.
SULLE FAVORITE ALLA PROMOZIONE: “Quest’anno la lotta promozione sarà molto dura. Il Genoa è dove deve stare, mentre le altre squadre combatteranno per il secondo posto. Adesso la classifica è molto corta, basta un errore per perdere posizioni”.
SULLA SUA IMPRESA SALVEZZA: “Non credo si possa ripetere una cosa come quella. Salvarsi con undici punti di penalizzazione sembrava un’impresa impossibile. Eppure ci siamo riusciti. Merito di Mazzarri e di una squadra di altissimo livello”.
SULL’ESPERIENZA IN ROSSOBLU’: “Giocare a Marassi ti dava una sensazione unica. Ho avuto la fortuna di giocare con campioni come Milito e Thiago Motta. Il primo anno fu stupendo e andammo in Europa League”.
SUL GENOA DEL 2008/2009: “Senza dubbio. Quell’anno arrivammo con gli stessi punti della Fiorentina, ma non andammo in Champions League per gli scontri diretti. Della mia esperienza al Genoa ho solo bei ricordi”.
SU CHI SI ISPIRA COME ALLENATORE: “Come Gasperini, anche a me piace un calcio propositivo e aggressivo”.
