Da quando si è passati all’era dei tre punti, il mister ucraino si è collocato al penultimo posto nella classifica dei tecnici di Serie A

La sosta riparatrice, necessaria per schiarirsi le idee e preparare ogni mossa nei minimi particolari. Poi sarà battaglia per la salvaguardia della panchina. Sono giorni delicati per mister Blessin, chiamato a dare conferma delle proprie capacità dopo una serie di pessimi risultati che hanno portato società e tifosi a dubitare di lui nonostante in questo momento il Genoa occupi il terzo posto. Dopo lo “spettacolo” del Ferraris con il Como, la panchina del tecnico di Stoccarda ha iniziato a produrre preoccupanti cigolii, ma i 777 Partners hanno deciso di dargli tempo. O meglio un ultimatum. La sfida di Perugia vedrà scontrarsi grifone contro grifone, in una sfida decisiva per il “cavallino tedesco”. Un’ultima spiaggia concessagli sembra anche una specie di segno di riconoscenza per aver preso con entusiasmo quell’impossibile incarico di salvare il Genoa dopo quanto fatto da Shevchenko prima di lui. L’ucraino, che stando a quanto affermato dalla presidenza verrà regolarmente pagato fino a fine contratto anche in caso di nuovo ingaggio, nonostante la sua breve parentesi in rossoblù è riuscito ad entrare nella storia del club. Tra le colonne de La Repubblica, si può notare come egli sia il secondo peggior allenatore di Serie A (su 164) da quando ha avuto inizio l’era dei 3 punti (1994-1995). Con un minimo di 9 partite per rendere valida l’analisi statistica, Sheva ha collezionato tre pareggi e sei sconfitte per una media di 0.33. Peggio di lui solo Gregucci con un pareggio e otto sconfitte alla guida di Lecce e Atalanta. Se al primo posto troviamo Conte con 2.26, nel panorama rossoblù spiccano Gasperini (1.57), Ballardini (1.24), Juric (1.13) e Scoglio (1.08). Shevchenko ha fatto peggio pure di allenatori come Maran, che occupa il fondo della classifica genoana con 0.54 e Delneri con 0.62. Un rendimento che non aveva sorpreso l’ex presidente Preziosi, che recentemente ha dichiarato come la scelta da parte dei 777 di puntare su di lui l’avesse fatto andare su tutte le furie.