Il calciatore del Genoa analizza il momento in casa rossoblù senza sottovalutare l’impegno contro il Perugia

“Ora sono pronto per fare vedere ai tifosi del Genoa il vero Aramu”. Si apre così l’intervista che il calciatore del Genoa Mattia Aramu ha rilasciato a Il Secolo XIX. Ma sono molti gli argomenti toccati dal calciatore del Grifone.

SUL PRIMO GOL. “Lo cercavo da quando sono qui e ho sbagliato nel rincorrerlo. ma volevo sbloccarmi, è stata una liberazione”.

SULL’ESULTANZA. “Nacque a Venezia, mi venne a trovare il padrino di mio fratello e mi disse di dormire con la testa a Sud. Seguii il consiglio e mi sbloccai subito: mi venne quindi di esultare con la mano destra sopra la testa e il dito rivolto a sinistra, come a dire che dovevo spostarla”.

SUL GENOA. “Mi hanno cercato in maniera particolare e il Genoa è un club con storia. Sono però arrivato fuori condizione e ci ho messo un po’ di tempo per recuperare. Voglio dimostrare il mio valore”.

SULLA CLASSIFICA. “Abbiamo perso troppi punti in casa, mancando nei dettagli”.

SUI POCHI GOL. “Contro di noi le avversarie si chiudono e non è semplice trovare spazi. A volte ci adattiamo troppo al gioco degli avversari e facciamo ancora più fatica. Ora però abbiamo anche altre soluzioni”.

SUL RUOLO. “Mi piace giocare libero, la posizione me la voglio cercare. Se capisco che ho spazio sull’esterno vado lì, altrimenti mi accentro”.

SUL MATCH CON IL PERUGIA. “Non bisogna sottovalutare nessuno, anche gli ultimi ti mettono in difficoltà. Dovremo essere umili e concretizzare quando possibile”.

SUI TIFOSI. “Il Genoa e i tifosi sono un’unica cosa, ci sostengono sempre”.