
La società inglese Tifosy della bandiera blucerchiata ha organizzato un prestito con il Genoa di 10 milioni
Ad un anno dal passaggio di proprietà del Genoa da Enrico Preziosi agli americani della holding 777 Partners, la situazione finanziaria aveva evidenziato degli scenari non del tutto rosei. Le immediate esigenze economiche, dovute ad una perdita di 42.7 milioni e alti 19 registrati solo negli ultimi tre mesi del 2022, avevano indotto il gruppo guidato da Joshua Wander e Steven Pasko ad intervenire con due operazioni. Ed è qui che, secondo quanto si legge tra le colonne de Il Corriere della Sera, la società inglese Tifosy di Gianluca Vialli ha organizzato assieme al fondo londinese Fasanara un prestito di 10 milioni di euro (tasso attuale di quasi l’11%) per correre in aiuto del Grifone.
«Ordinaria gestione finanziaria», rassicura subito Flavio Ricciardella, entrato nel cda al posto di Preziosi e in estate nominato co-amministratore delegato a fianco dell’omologo Andres Blazquez Ceballos. Secondo quanto affermato dallo stesso, si tratterebbe di un’anticipazione di crediti anche «leggermente limitato perché la nuova controllante ha immesso ingenti capitali all’interno della società».
Stando ai dati raccolti, il primo contratto di finanziamento tra Genoa e il duo Fasanara-Tifosy è per un importo di 10 milioni. Scadenza fissata a fine 2023 e possibilità di proroga al 2025, con un tasso attuale dell’11%: circa la metà che una qualsiasi azienda pagherebbe. Ma l’amministratore delegato assicura «Con le controparti estere i tassi sono un po’ più alti». Da contratto, è possibile leggere come nelle clausole contrattuali il club rossoblù si impegna a rispettare alcuni parametri finanziari tra cui quello sul debito totale che deve rimanere inferiore a 90 milioni. Inoltre è incluso anche un accordo di cessione dei crediti, compreso il possibile saldo positivo della «camera di compensazione» della Lega.
Il secondo contratto, firmato con Banca Sistema (di cui l’azionista numero uno è l’amministratore delegato Gianluca Garbi), non è altro che un’operazione di factoring pro solvendo. In parole semplici, il Genoa cede i suoi crediti, ma si fa carico del rischio insolvenza del debitore. Al club rossoblù arriveranno 12 milioni con una garanzia del 25% della 777 Genoa CFC Holding: La finanziaria che controlla il 99.9% del club rossoblù e poi fideiussioni da società del gruppo, compresa la spagnola «Sevillistas Unidos 2020» che possiede la partecipazione di minoranza nel Siviglia.
