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Non solo Blessin, anche la squadra ha le sue colpe

Squadra

Le grandi carenze della rosa e del mister hanno portato il Genoa a faticare nelle ultime partite. Urge un pronto intervento nella finestra di mercato

Dopo 14 gare ormai alle spalle, è possibile tirare in parte le somme su quello che ci si può aspettare o meno da una squadra, vedere cosa va e cosa deve essere sistemato al più presto se non si vuole dare inizio ad una pericolosa flessione. E il Genoa ne ha di punti da mettere a posto. A partire dal tecnico, su cui ancora ci sono forti insicurezze sul fatto che possa essere ancora mister Blessin a guidare il Grifone quantomeno per la prossima sfida con il Cittadella o se la società darà fiducia ad uno tra Andreazzoli o Bjelica. Il tedesco, come ricorda Il Secolo XIX, già l’anno scorso aveva capito che per risollevarsi sarebbe stato necessario un cambio nel gioco, ma questa ventata di novità non è mai arrivata. Il Genoa, dopo un avvio sprint, si è dimostrato prevedibile, incapace di modificare le sue manovre a gara in corso. Il gegenpressing promosso da Blessin permetteva ai suoi giocatori di rubare palla e attaccare in profondità, ma risultava fallimentare qualora si incontrassero sul proprio cammino squadre che si chiudono in difesa.

Altra nota dolente i vari reparti del campo. Mancano soluzione alternativa da usare in assenza dei protagonisti. L’assenza di un terzino sinistro è una delle tante croci rossoblù. L’infortunio di Pajac ha messo luce su una grossa lacuna nell’organico del Genoa. Inefficaci le pezze messe dal tecnico che ha bocciato Czyborra e ha provato le soluzioni Hefti, Frendrup e Sabelli. In difesa manca esperienza. Bani fa da tappabuchi, ma Dragusin (partito alla grande e ora in leggera fase calante) non ha ancora abbastanza gare alle spalle per essere l’uomo di cui il Genoa ha bisogno per risaltare nell’alta classifica.

Terribile la questione reparto avanzato, dove a stento si salva solo Coda. Tolto lui, non si può definire attaccante nessuna delle alternative a disposizione di Blessin. Yalcin brilla in allenamento e puntualmente si spegne in partita; Puscas, dopo tanta aspettativa, ha deluso l’occasione concessagli a Perugia; Yeboah un fantasma cui il tecnico si ostina ad affidare nonostante abbia realizzato solamente un gol (ad inizio campionato con il Venezia) in 11 mesi sotto la Lanterna. I fantasisti  infine non riescono ad incidere. Aramu è una pallida ombra di quel giocatore visto la scorsa stagione in Laguna e Gudmudsson sta vivendo una preoccupante flessione. Se questo Genoa vuole essere competitivo, ha bisogno alla svelta di nuovi giocatori.

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