
Nel lungo summit che ha impegnato la dirigenza rossoblù per due giorni, ad avere la meglio è stata la linea del responsabile tecnico. Ora sta al tecnico ripagare la fiducia
L’ingresso in sala stampa di mister Blessin nel post partita del Curi aveva lo stesso peso emotivo di un uomo che, davanti agli occhi incuriositi di tutti, s’incammina scuro in volto verso il patibolo. Anche le parole pronunciate parevano quelle di un condannato desideroso di dire davanti a Dio tutto quello che pensa prima di esalare l’ultimo respiro. “Sono deluso, i miei giocatori sono dei dilettanti” ringhiava quasi con la schiuma alla bocca. Eppure, sebbene fosse ormai scritto il destino del tecnico, il tanto atteso colpo fatale non è mai arrivato. Merito da attribuire a Johannes Spors che a gran voce ha urlato per la grazia. Come sottolinea Il Secolo XIX, il responsabile tecnico ha da sempre avuto molta fiducia nel tecnico tedesco, a tal punto da perdonargli il novembre nero che ha portato nelle tasche del Genoa solamente 2 miseri punti e che è culminato con la terrificante sconfitta in casa del Perugia.
Blessin dunque è graziato, ma non perdonato. Il cappio attorno al suo collo è ancora presente e pronto a stringere, perchè Spors si è sbilanciato per salvarlo e dunque vuole che la sua fiducia venga ripagata con gli interessi. Per redimersi, il tecnico di Stoccarda avrà tempo – salvo casi straordinari – fino al 26 dicembre, ossia il giorno in cui si chiude il girone d’andata con la sfida contro il Bari e che precede una sosta del campionato. Tolto l’ultimo periodo, il bilancio non è negativo, il Grifone è terzo a sole due lunghezze dalla promozione diretta, ma serve ritrovare la garra che l’ha contraddistinto nelle prime giornate. Ad aspettarlo, ci sono 5 gare in 23 giorni. Per rendere possibile il tanto acclamato O1Y, sarà categorico vincere.
