Il tecnico sta già iniziando a plasmare il suo Grifone a partire dal modulo: un possibile 4-3-3 con il Primavera Boci a sinistra
Cambia il direttore d’orchestra, cambia lo spartito del Genoa. Da quando Alberto Gilardino ha messo piede al Signorini di Pegli in veste di allenatore ad interim si è subito impegnato a dare una sua identità al Grifone. Come sottolinea Il Secolo XIX, tutto parte dal modulo, che non sarà più il provato e riprovato 4-2-3-1, ma si opterà per un 4-3-3 o un 4-3-1-2 a seconda delle pedine a disposizione. L’ex campione del mondo ha in mente un tridente con Aramu e Gudmudsson a supporto di Coda e l’inserimento di Jagiello a centrocampo affiancato da Strootman e Frendrup.
Prima grande novità però è la promozione in prima squadra del Primavera Boci, grande certezza nel reparto difensivo dei grifoncini, che occuperà il porto di terzino sinistro: posizione che dall’infortunio di Pajac è rimasto sempre vacante e non ha mai trovato un degno successore. Fallimentari i tentativi di Czyborra che non ha mai convinto e molto probabilmente verrà ceduto nella prossima finestra di mercato.
L’esordio di Gilardino sulla panchina del Genoa sarà contro il Sudtirolo di Bisoli, imbattuto da 12 partite e in cerca del successo in esterna per superare i rossoblù. E per questo il nuovo tecnico ha condotto gli allenamenti a marcia forzata. Allenamenti a cui non ha preso parte Manolo Portanova, impegnato a Siena per il processo che la condannato a sei anni di reclusione per stupro di gruppo. Sebbene sia chiaro non prenderà parte alla partita, la società non ha ancora preso una decisione definitiva su di lui, anche se c’è da aspettarsela in giornata.
