
Il centrocampista rossoblù non è stato convocato nelle ultime due gare del Grifone e non ha partecipato al pranzo di Natale
Il rapporto tra Manolo Portanova e il Genoa è sempre più incrinato. Dapprima il centrocampista rossoblù è stato escluso dai convocabili per le sfide contro Sudtirol e Ascoli, poi non ha presenziato al pranzo di Natale della società organizzato sulla Msc ‘Bellissima’. Quello che interessa il calciatore è un argomento di incredibile delicatezza, a causa del quale il club uscirà danneggiato qualunque sia la sentenza definitiva. Per via della forte reazione dell’opinione pubblica, sebbene non sia uscita una comunicazione ufficiale, la scelta della dirigenza è stata quella di non far giocare Portanova, ma allo stesso tempo non può mettere fuori rosa qualcuno che, fino a definitiva condanna, è ancora innocente in termini di legge.
“Il caso di violenza sessuale che ha colpito Portanova è di una complessità non indifferente”. Afferma il presidente di Lega Serie B, Mauro Balata in soccorso del club rossoblù. “Il Genoa è parte lesa di una vicenda totalmente estranea all’attività che esso svolge. La nostra costituzione affema il principio per cui un imputato è considerato innocente fino a condanna definitiva. Siamo davanti ad un reato grave, ma ha comunque diritto ad altri due gradi di giudizio”.
In ogni caso non ci vorrà molto prima che arrivi la sentenza definitiva. Portanova ha scelto il rito abbreviato, perciò il tutto si risolverà a breve, anche se sicuramente non avrà modo di prendere parte agli ultimi due impegni di campionato contro Frosinone e Bari. Intanto suo padre, l’ex capitano rossoblù Daniele, lo supporta e resta vicino: “Figlio mio, nutriti delle cattiverie. Sempre al tuo fianco, l’innocenza non si paga”.
La situazione in casa Genoa è quella di due parti che non si vogliono lasciare, ma nessuna ha l’intenzione di fare la prima mossa. Portanova si dichiara innocente, il club temporeggia nel dare una risposta definitiva. Gilardino intanto ha anche da pensare ai prossimi impegni prima del giro di boa. L’ex campione del mondo ha avuto la fiducia da parte del club fino alla fine del girone d’andata (fondamentali per la decisione i 4 punti presi in 2 partite e il principio di cambiamento di trend da parte di una squadra alla deriva), ma deve ritrovare alcuni elementi che non stanno lavorando a pieno ritmo come ci si aspetterebbe. Tra tutti Massimo Coda, cui il tecnico ha già rivolto le sue parole di supporto dicendo di non impuntarsi sul gol, ma di lavorare per i compagni. C’è poi la lacuna a sinistra, per la quale il club ha messo gli occhi sul terzino dell’Empoli Liberato Cacace. Oltre a lui serviranno delle importanti mosse di mercato. La squadra c’è, ma ha bisogno di forze fresche per colmare i buchi che ne minano le prestazioni.
