
L’essere pericolosi su palle inattive è stata una delle prerogative di questo campionato, tanto che la società ha deciso di affidarsi all’esperienza dello specialista inglese
Gli amanti delle statistiche dicevano che il Genoa non segnava da palla inattiva da circa un anno: un trend negativo da invertire in qualsiasi modo possibile per far si che l’Only One Year restasse una promessa a cui attaccarsi e non semplice propaganda alla quale affidarsi per ottenere consenso. Il primo gol su calcio piazzato, partito dai piedi di Aramu e infilatosi in rete dopo la zampata di Gudmudsson nella sfida contro il Frosinone, è arrivato con tempismo tale da essere visto come un regalo di Natale accompagnato da un biglietto su cui c’è scritto “Al Genoa e al Popolo Rossoblù da Aramu, Caridi e Clapham“. Sì, perchè come ricorda Il Secolo XIX il centro arrivato nella notte di domenica contro la squadra di Fabio Grosso non è frutto del caso, ma di settimane di lavoro sotto la guida di tre maghi delle palle inattive. Clapham è arrivato dal Vasco da Gama dopo aver aiutato i brasiliani a ottenere la promozione nella Serie A brasiliana e ha iniziato lavora con il gruppo ormai da qualche settimana
