
I due autori dell’esposto cercano chiarezza sulle loro vere intenzioni, dicendo che non si aspettavano una tale escalation degli eventi
Negli ultimi giorni il tema più dibattuto in tema di derby a Genova è l’esposto presentato da alcuni ultras della Sampdoria per far rimuovere la bandiera rossoblù che da quasi un secolo sventola fiera sullo scoglio di Boccadasse. Un’azione che ha portato ad un’esplosione mediatica non calcolata dai due appassionati, che si sono ritrovati preda di una bufera più forte di loro. Tanto forte da portarli a ritrattare. “Non ho mai denunciato nessuno in vita mia” afferma Fulvio Comini (uno dei protagonisti della vicenda) ai microfoni de Il Secolo XIX. “L’esposto della bandiera del Genoa volevamo fosse una cosa soft, io e Boso sognavamo un ammainabandiera con trombetta, non un’indagine. Sta scoppiando un pandemonio contro di noi. La bandiera non ci è mai andata giù, abbiamo sentito capitaneria e demanio ma non abbiamo mai ricevuto risposta. Così l’idea dell’esposto. Sappiamo benissimo che molti genoani hanno dimostrato rispetto verso Sinisa e Vialli. Figurarsi se ci passa l’idea di denunciare qualcuno”.
