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Da anni il settore giovanile rossoblu sforna talenti che hanno poi si sono confermati nei campionati maggiori. Ultimo è il Primavera Boci

Il mondo del calcio è pieno di storie di giocatori promettenti che dai settori giovanili delle rispettive squadre hanno fatto il salto di qualità finendo poi per confermarsi o precipitare nell’oblio. La cantera del Genoa è una di quelle realtà che ormai da 15 anni sforna talenti che hanno avuto l’occasione di dire la propria tra Serie A e Serie B. Come si legge tra le colonne de Il Secolo XIX, l’ultimo di questi è l’italoalbanese Brayan Boci, chiamato a Villa Rostan già nell’era Blessiniana e fatto esordire da Gilardino davanti ai 50mila di Bari. Il suo esordio in prima squadra è prevalentemente frutto della forte emergenza che il Grifone sta vivendo sulla corsia di sinistra, ma il tecnico ha deciso di puntare su di lui perché già lo apprezzava quando era capitano della Primavera rossoblu e dominava il campionato di categoria.

Come detto, Boci rappresenta solo l’ultimo dei talenti usciti dal settore giovanile del Genoa. E al San Nicola ha avuto a che fare con un’altra conoscenza della scuola rossoblu: Eddie Salcedo che, dopo aver esordito con la maglia del Grifone all’età di 16 anni, ha cercato fortuna tra Inter, Verona e Bari. Senza andare troppo lontano troviamo Cambiaso e Rovella, mandati alla Juventus dove (il secondo solo per poco) hanno incontrato Mattia Perin. Tra le corde suonate da Gilardino ci sono Stefano Sturaro Mattia Bani e ultimo ma non per importanza, Domenico Criscito, i quali sono tornati a casa dopo esperienze lontane da Genova. A Torino si trova poi il nome di Pietro Pellegri: uno dei maggiori profitti ottenuti dal Vecchio Balordo quando l’attaccante è stato venduto per 30 milioni (bonus compresi) al Monaco. Il talentino era passato alla storia per aver battuto il record di Amedeo Amedei come più giovane esordiente in Serie A, ma la vendita del suo cartellino si è rivelata un’ottima mossa della presidenza Preziosi visto il profondo calo che Pellegri ha subito in seguito al tragico susseguirsi di infortuni. In Serie B spicca poi il nome di Flavio Bianchi, adesso a 5 reti con il Brescia sebbene fatichi un po’ a trovare spazi. Fatica condivisa da Yayah Kallon, in forza all’Hellas Verona.

La fortuna del settore giovanile del Genoa non è frutto del caso, ma del duro lavoro del responsabile Michele Sbravati e dei ds che negli anni si sono susseguiti: Carlo Taldo, Mario Donatelli e Francesco Bega. Nella storia dei talenti lanciati dalla cantera rossoblu ci sono matricole e meteore, come Dumbravanu, Serpe, Eyango, Cleonise e Marchiori, che però portano il numero dei giocatori lanciati dal settore giovanile del Vecchio Balordo a 176.

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