Il bomber rossoblù si è dimostrato sempre decisivo con i suoi gol, da solo è riuscito a regalare al Genoa undici punti

La sua tabella di marcia di Massimo Coda, se paragonata a quelle delle due stagioni precedenti, è decisamente più lenta e non sorprende se chi aveva deciso di puntare su di lui promuovendolo già prima dell’inizio del campionato a sovrano della classifica marcatori e tristo mietitore delle aree di rigore avversarie sia alquanto deluso nel vederlo viaggiare al sesto posto della graduatoria (con 8 gol) dei più letali di Serie B a 6 lunghezze dal primo posto occupato da Cheddira (14). Nonostante ciò resta il più realizzativo tra gli uomini a disposizione di mister Gilardino se si conta che il secondo è Gudmundsson con 4 centri.

C’è però un dato che spesso e volentieri viene messo in secondo piano o addirittura ignorato e che ci tiene a specificare tra le sue colonne Il Secolo XIX: il peso di ogni gol segnato dal bomber rossoblù. Senza i gol realizzati da Coda, il Genoa si ritroverebbe con 11 punti in meno in questo campionato. Un’incidenza superata solo dal marocchino del Bari e Brunori del Palermo.

Sebbene non vada il centro dalla sfida di Benevento, Massimo è risultato decisivo nella gara contro il Modena (un palo e l’assist per il 2-2 siglato da Bani) e con molta probabilità sarà tra i titolari al Ferraris. Per la gara contro la Spal, Gilardino ha in questi giorni valutato diverse opzioni per quanto riguarda l’attacco dato che la difesa è l’unica certezza di questo Genoa e, tolti i problemi sulla sinistra, c’è ben poco da sperimentare. Per il reparto offensivo ha ipotizzato l’idea di schierare un attaccante con due rifinitori, oppure due attaccanti con un trequartista. L’unica costante era la presenza di Coda. Il tecnico sa l’importanza di queste prossime gare per il futuro della stagione e ha bisogno della sua punta di diamante.