Genovese e Genoano, Federico è l’ultimo dei tanti giocatori di talento fatti esordire tra i grandi dal club rossoblù

Crescere con la maglia della tua squadra del cuore ed esordire con questa nel calcio dei grandi. Un sogno che diventa realtà. Un sogno che Federico Accornero ha avuto la fortuna di realizzare scendendo in campo nel finale di gara tra Genoa e Cosenza. Pochi minuti che hanno ripagato i sacrifici di una vita dedicata al pallone. Come racconta Il Secolo XIX, il giovane attaccante classe 2004 è l’ennesimo frutto maturato dall’albero delle giovanili rossoblù, che l’ha notato quando ancora giocava alla scuola calcio Polis all’età di soli sette anni. Ben 12 anni dopo, in un lunedì sera che mai potrà dimenticare, il fantasista entra in campo al posto di uno spompato Gudmundsson e gioca gli ultimi dieci minuti del match spinto dalle urla della sua amata Nord da dove prima guardava in campo i suoi beniamini e sperava di avere un giorno l’occasione di essere come loro.

“È stata una serata un po’ particolare” ha spiegato papà Accornero “eravamo tutti commossi, Federico è un ragazzo genuino e ha fatto tanti sacrifici per vivere questo sogno. Inizialmente non ero convinto di fargli fare calcio, preferivo un ambiente un po’ diverso, ma è stato un mio amico a convincermi. Così ha iniziato con la Polis, poi il Genoa. Federico è un ragazzo molto serio e ovviamente fa una vita molto diversa da quella di molti suoi coetanei. Il suo idolo è Neymar, con il quale condivide il giorno di nascita”.

Accornero è un altro dei tanti talenti rossoblù passati sotto le attente cure di Michele Sbravati e Carlo Taldo. Forte fisicamente e molto rapido, è un trequartista che può giocare da esterno o da seconda punta. “Si è sempre distinto per qualità calcistiche e umane” spiega il responsabile del settore giovanile rossoblù Sbravati “È un ragazzo solare e il sorriso con il quale è entrato in camp lunedì deve fare da esempio per tutti quelli che vogliono esordire tra i grandi”.