Giada Abate, capitana del Genoa Women, è stata intervistata dal Secolo XIX per commentare la stagione delle Grifonesse, vicine alla salvezza in Serie B
Giada Abate, capitana del Genoa Women ad appena vent’anni, ha rilasciato un’intervista al Secolo XIX. Ecco le sue parole, che riportiamo di seguito.
SUGLI INIZI. “Quando ho iniziato, al Don Bosco, giocavo coi maschi perchè non c’erano abbastanza ragazze per fare una squadra a 7. Andavo dalle mie amiche a pregarle di venire, e poi c’erano da convincere le famiglie, compresa la mia: se mia madre era entusiasta, mio padre non era molto convinto“.
SUL TIFO. “Di solito in trasferta giocavamo senza tifosi e invece a Tavagnacco abbiamo trovato quelli del Genoa Club Trieste. Da allora il tifo non si è più fermato, ne siamo orgogliose“.
SULLA SERIE B. “Lo abbiamo saputo che eravamo al mare, mancava poco all’inizio e abbiamo avuto un po’ di paura: ci mancava l’esperienza. Poi sono arrivate nuove giocatrici, dirigenti e tecnici. E adesso siamo vicini alla salvezza“.
SU MARTA CARISSIMI. “È il nostro punto di riferimento. La sua esperienza è fondamentale, mi riempie d’orgoglio che una ex calciatrice come lei mi dia consigli. Lo stesso vale per mister Filippini e per Santo Bignone, che mi ha portato al Genoa, facendomi realizzare il sogno di vestire questa maglia“.
