Le due formazioni si rincontrano, i rossoblù alla stessa posizione in classifica di allora, le rondinelle in piena zona retrocessione

Era lo scorso 29 ottobre quando, a pochi istanti dal triplice fischio, il gol in extremis di Cistana strappò al Genoa la gioia della seconda vittoria casalinga di un grifone che, sebbene secondo in classifica, era temibile in trasferta ma senza artigli tra le mura domestiche. Quella data, come ricorda Il Secolo XIX, fu l’anno zero dell’inizio della crisi di mister Blessin il quale da allora non vinse una partita per quello che è ricordato come il mese nero della sua esperienza sotto la Lanterna. Terminata infine con la sconfitta casalinga contro il Cittadella e l’arrivo, in un primo momento ad interim, di Gilardino.

Da quando il Violinista ha preso in mano lo spartito dei rossoblù, il Genoa ha ricuperato il terreno perso con l’allenatore di Stoccarda ed è ritornato al secondo posto in solitaria grazie ad una serie di vittorie importanti e una tabella di marcia da record per uno che era arrivato in semplici vesti di traghettatore. Con Gilardino il Grifone ha ripreso non solo quota, ma anche fiducia in se stesso e voglia di dire la sua: “I ragazzi mi stanno sorprendendo, lo fanno per la loro attitudine, volontà e bravura nell’aver subito capito cosa volessi da loro nella preparazione delle gare” afferma il tecnico “Forse sono stato bravo anche io ad entrare subito nella loro testa. E ciò è stato determinante”.

Ora il Genoa si ritrova ad affrontare il Brescia in una situazione quasi analoga a quella dell’andata. Cambia solo che le Rondinelle si ritrovano all’ultimo posto e uno dei protagonisti dello scorso match (Cistana) sarà fuori per infortunio. Gilardino ha tra le mani l’occasione di poter chiudere un ciclo e allungare sulle inseguitrici per la conquista della promozione diretta.