Il tecnico rossoblù ha spiegato nel dopogara le scelte riguardanti le sostituzioni di Como-Genoa, finite sotto accusa
Quando un errore fa notizia, vuol dire che un percorso fino a quel punto è stato impeccabile. Certamente questo si può dire di Alberto Gilardino, che in Como-Genoa, per la prima volta da quando siede in panchina, ha forse sbagliato alcune scelte.
Su tutte, i cambi: ambigui nelle tempistiche e negli uomini. Arrivate ben oltre il settantesimo minuto, le sostituzioni hanno visto uscire Coda, grande prestazione fino a quel momento, e Gudmundsson, che sappiamo può accendere la luce in qualsiasi momento, più Ilsanker influenzato. Al loro posto sono entrati Aramu ed Ekuban in attacco (poche idee) e un Hefti decisamente rivedibile sulla destra, con Sabelli spostato a sinistra e Criscito in difesa. Ecco come Gila ha spiegato il tutto in conferenza post partita, nelle dichiarazioni riportate dal Secolo XIX.
SUI CAMBI. “La volontà era quella di mantenere una difesa a cinque, con Criscito braccetto di sinistra insieme a Dragusin e Vogliacco. Gudmundsson e Coda li ho cambiati perchè con Aramu ed Ekuban la volontà era quella di avere freschezza nell’ultimo quarto d’ora. Era un frangente della partita in cui eravamo un pochino corti, come tutta la squadra hanno subito questa situazione. Non era neanche semplice entrare in quel momento“.
Oltre a Ilsanker, anche Vogliacco ha avuto un attacco influenzale prima della partita. Ecco come si è espresso Gilardino sulla situazione.
SUI GIOCATORI INFLUENZATI. “Ilsanker e Vogliacco non erano al meglio ma hanno dato grande disponibilità e da questo punto di vista non posso rimproverargli nulla, poi forse nell’ultima parte del match erano un po’ al limite fisicamente, ma non credo sia un problema di tenuta atletica. La squadra sta bene“.
SULLA RIMONTA DEL COMO. “Dovrò rivedere la seconda frazione, sul doppio vantaggio la partita doveva essere diversa, invece c’era troppo spazio tra centrocampo e difesa e il Como, con giocatori come Gabrielloni e Cutrone, ci ha caricato di punizioni e angoli. Senza Bani e lo stesso Ilsanker abbiamo perso centimetri. Siamo venuti meno in alcune situazioni, come arrivando dopo sulle seconde palle. Lì ci hanno messo in difficoltà“.
Del senno di POI son piene le fosse…… O no? 👋👋👋
Lo vista la freschezza…..Aramu il cronista manco sapeva che c’era in campo…
Aramo il cronista non lo ha mai nominato!! Veramente un mistero. Per tenere palla e per il contropiede meglio Salcedo (facile col senno di poi..).
Ma come fai a mettere sott’ accusa Gilardino 🤣🤣🤣
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