Il ds del Genoa Marco Ottolini ha rilasciato un’intervista al Secolo XIX; ecco le sue dichiarazioni riguardo a molti temi come Gilardino e alcuni colpi di mercato
Il ds del Genoa Marco Ottolini è stato intervistato dal Secolo XIX. Tanti i temi toccati, dal rush finale in Serie B, al mercato, a Gilardino fino alla proprietà americana. Ecco le sue dichiarazioni.
SU DI CESARE E LA VOLATA PROMOZIONE. “Di Cesare, da giocatore esperto, punta a mettere pressione su di noi. Ma noi siamo abituati, è da inizio anno che conviviamo con tante pressioni. E poi, ha sbagliato i numeri, non abbiamo un monte ingaggi da 33 milioni, va almeno dimezzato. Detto questo, se riusciremo nell’obiettivo promozione sarà un’impresa: ultimamente quasi nessuno è riuscito a risalire immediatamente appena retrocesso. In più, in estate ci siamo ritrovati con 60 giocatori e una squadra vincente da creare. E poi, ci sono altri club simili al Genoa dal punto di vista finanziario, come Parma, Cagliari o Venezia, o il Como che ha attaccanti con stipendi da Serie A“.
SU GILARDINO. “Il contributo che ha dato è stato determinante. Quando abbiamo deciso di cambiare era nella top 3 dei papabili. Non lo conoscevo, ma l’estate scorsa ci siamo incontrati e sono rimasto impressionato dalla sua determinazione e umiltà. Così, promuovendolo ad interim ho pregato che i fatti mi dessero una mano, perchè capivo che era la scelta giusta. Per fortuna, per merito suo e di uno staff inesauribile, i risultati sono arrivati. Con lui c’è confronto quotidiano, essere coetanei aiuta: io ho 43 anni e lui 40. Gli ho ricordato che ci siamo incontrati da avversari negli Allievi, lui al Piacenza e io al Brescia“.
SU DRAGUSIN E VOGLIACCO. “Radu ha grandissimi margini di miglioramento, cresce di partita in partita. Difficile trovare uno così grosso e al tempo stesso veloce. Sia io che lui abbiamo lasciato la Juve in estate, a 20 anni non è stato facile accettare. Gli ho detto che andavamo in un grande club, lo ha capito. Vogliacco ce lo hanno chiesto sia in estate che a gennaio, ma non avevamo intenzione di cederlo. Quando l’ho incontrato ho visto voglia di Genoa e di una grande stagione“.
SU CRISCITO E CODA. “Ho incontrato Mimmo con Marco Rossi per conoscerlo e vedere se c’erano margini per un ritorno. Vuole cancellare alcuni ricordi e speriamo ce la faccia. A giugno ci incontreremo e parleremo del suo futuro da uomo Genoa. Massimo capisce di calcio come pochi. Mi fa arrabbiare che in A non abbia ottenuto quello che ha fatto in B. Lo coccoliamo e ce lo teniamo stretto“.
SUL MERCATO. “Nel summit con 777 si inizierà a fare qualche nome. Non dobbiamo però dimenticare i ragazzi in giro, come Masini, Melegoni, Buksa, Favilli, Yeboah. Ma è ancora presto, prima raggiungiamo il nostro obiettivo“.
Due che vorrei non vedere più…grazie!
Per carità…. In serie A ci vogliono giocatori di altro spessore
Ma stai zitto trimone, un buon ds si vede dall’ottimo campionato che fa con le poche risorse a disposizione e non con fior di milioni. Ha ragione Di Cesare, il campionato lo può perdere solo il Genoa.
Yeboah al servizio bagagli e Favilli autista almeno sta seduto e nn si rompe ,nn vedo altri ruoli per loro se per disgrazia dovessero tornare
Per carità ! Ci vogliono attaccanti migliori di questi due .
Nonché uno forte a destra e uno a centrocampo
Se , no , meglio stare dove siamo .
In A con pochi torniamo giù immediatamente. Se poi si considera questi fuoriclasse e meglio restare in B per non soffrire.
…. è vero….Favilli in cucina manca un sacco