Se in difesa si è trovata una quadra con Vogliacco-Bani-Dragusin, in attacco c’è un costante giro dei protagonisti

Il Genoa vola tra le cime più alte della classifica di Serie B e può ambire addirittura alla vittoria del campionato, visto che in queste ultime giornate il Frosinone capolista ha perso punti per strada. Le distanze con il gradino che vale il titolo di campione si sono accorciate notevolmente. Cosa alquanto insperata fino ad esattamente un girone fa, quando Gilardino prendeva le redini di una squadra allo sbando dopo la gestione Blessin e i ciociari guidavano la classifica con più di 12 punti di distanza.

Come ricorda Il Secolo XIX, tutto questo è stato reso possibile dalle ottime capacità di lettura e dal lavoro svolto in settimana dal tecnico campiona del mondo. Se infatti in poco tempo si è rodata una difesa impenetrabile con il trio composto da Dragusin-Bani-Vogliacco, in attacco le cose sono state un po’ più complicate da sistemare. Eppure il Violinista è riuscito a risolvere rendendo protagonista non un singolo o una coppia, ma tutto il parco attaccanti. Un esempio lo si può ritrovare nella gara con il Cittadella, quando a rompere gli schemi sono stati gli ingressi in campo di Puscas e Dragus. Nella gara in trasferta con il Brescia era successa la stessa cosa con Ekuban che dal suo ingresso aveva servito due assist vincenti per Gudmundsson.

Questo uno dei segreti della gestione gilardiniana. La capacità di saper leggere la gara in corso e saper mandare in campo il miglior rinforzo possibile. Al suo esordio (avvenuto nella sfida con il Sudtirol) a segnare ara stato il subentrato Puscas. Solamente nelle gare con Parma e Como questa cosa non ha portato ai frutti sperati, ma si possono leggere come normalissimi incidenti di percorso. Di tutto il parco attaccanti, l’elemento meno utilizzato è sicuramente Yalcin. Segue poi Aramu, ma il suo poco minutaggio è influenzato anche dall’infortunio che l’ha tenuto per molto tempo lontano dal campo.