Si arena il progetto per il restyiling dello Stadio Luigi Ferraris; i motivi risiedono nella candidatura congiunta Italia-Turchia a Euro 2032 e nel mancato accordo tra Genoa e Samp

Rischia di giungere ad un punto morto il progetto di restyiling dello Stadio Luigi Ferraris, presentato nei mesi scorsi in occasione della candidatura dell’Italia ad ospitare l’Europeo del 2032.

Le ragioni dell’interruzione risiedono in due aspetti particolari. Il primo è sicuramente la decisione dell’Italia di candidarsi congiuntamente alla Turchia (principale rivale nella corsa) ad ospitare Euro 2032, scelta maturata per il timore di perdere la gara in favore di un campionato completamente turco. Ciò significa che la lista degli stadi selezionati per ospitare le partite, che comprendeva inizialmente 10 impianti, rischia di vedersi ridotta drasticamente a 5, con il Ferraris che potrebbe essere uno dei primi indiziati a rimanere fuori. In caso di esclusione e, quindi, di mancata erogazione di fondi statali, le due società che giocano nell’impianto genovese dovrebbero investire molto di più.

E qui si viene alla seconda ragione del momentaneo arrestarsi del progetto. Come riporta Repubblica, infatti, sebbene il progetto piaccia molto ai proprietari americani del Genoa, manca ancora un accordo a procedere con la Sampdoria, strettamente vincolato alla situazione societaria dei blucerchiati. Infatti, nonostante secondo Matteo Sanna, stadium manager del Ferraris contattato dal quotidiano, il nuovo proprietario blucerchiato Radrizzani si sia mostrato molto interessato al progetto dell’architetto Penaranda, al momento ha come priorità quella di uscire dalle ‘sabbie mobili‘ in cui Ferrero ha economicamente lasciato la Samp.