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Hefti: “Volevo il massimo, non ci sono riuscito; ora mi sento meglio”

Hefti

Silvan Hefti è stato intervistato dal Secolo XIX a margine della nuova stagione, nella quale cerca il riscatto dopo i problemi di quella passata

Una stagione falcidiata dai problemi fisici, pronta ad essere riscattata con il ritorno in Serie A. Silvan Hefti, presentatosi in ritiro con un taglio da Super Saiyan e una grande condizione messa in mostra nell’amichevole domestica contro il Monaco (fra i migliori in campo, si è conquistato il rigore decisivo) è più carico che mai. Sulle colonne dell’edizione odierna del Secolo XIX, l’esterno ex Young Boys racconta tutte le sue aspettative per questa nuova stagione.

CONDIZIONE FISICA. “Mi sento meglio rispetto all’anno scorso, fisicamente e mentalmente. Sono felice di essere tornato in Serie A, giocare ad alto livello è sempre stato il mio obiettivo. Ho anche cambiato qualcosa nella preparazione e nella dieta: niente carne, più pesce, tanta frutta e verdura. Anche prima ero attento, sono un professionista, ma adesso penso di aver trovato la soluzione giusta. Ho perso qualche chilo per aumentare la velocità“.

PASSATA STAGIONE E ASPETTATIVE FUTURE. “Volevo essere al massimo e non ci sono riuscito. Non è facile giocare in Serie B, è complicato. Volevo dimostrare di essere forte e non ce l’ho fatta. Adesso va meglio e sono pronto per la A. Non mi piace fare proclami, ma posso dire che farò di tutto per dare il meglio di me“.

RETROCESSIONE E PROMOZIONE IMMEDIATA. “La retrocessione è una sensazione che non si può scordare. È stata un’esperienza utile per crescere, per migliorare. C’è stata la promozione immediata, una grande soddisfazione ma non basta. Siamo stati bravi a tornare subito ma adesso arriva la parte più difficile: dimostrare che non siamo quelli della retrocessione ma una squadra da A“.

SU GILARDINO. “È una fortuna che il Genoa abbia un allenatore così. È bravo tatticamente e tecnicamente, ma soprattutto è bravo a parlare alla squadra e ai singoli giocatori. Anche quando giocavo poco, mi ha sempre dato sensazioni positive, capivo che prima o poi mi avrebbe dato una chance se me lo fossi meritato“.

SU RETEGUI. “È impressionante. Ha tanta voglia di fare, grande personalità e una voglia di segnare che non ho visto in tanti giocatori. Mi ha colpito molto, la squadra dovrà aiutarlo nella ricerca del gol“.

GENOVA E IL GENOA. “La mia famiglia mi manca, un po’ di nostalgia c’è. Ho scelto una professione che mi porta lontano, come anche mio fratello. Però qui a Genova sto benissimo, il mare mi piace e sono stato accolto alla grande“.

 

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