Il ministro dello sport Andrea Abodi ha rilasciato un’intervista al Secolo XIX sull’annosa questione del rinnovamento dello stadio Luigi Ferraris. Il progetto di ristrutturazione è già stato presentato dall’architetto Penaranda, ma manca ancora il definitivo accordo tra Genoa, Sampdoria e il comune di Genova. Il ministro ha commentato così la situazione.
ABODI SULLA POSSIBILE RISTRUTTURAZIONE DEL FERRARIS. “A Genova ho seguito le fasi del progetto grazie alle mie precedenti esperienze di presidente della Lega di B e del credito sportivo. Pensando a Genova oggi utilizzerei il termine di progettualità latente. Nel senso che la volontà di ristrutturare il Ferraris è presente nei ragionamenti dell’amministrazione ma intermittente nella volontà e nella visione dei club che, per ragioni diverse, non sono riusciti a concentrarsi su un elemento che non può essere di secondaria importanza“.
ANCORA ABODI. “Oltre ai centri sportivi dove allenarsi, uno stadio funzionale è per ogni club un pezzo di presente e di futuro. Per come è fatto, il Ferraris è il classico stadio di calcio che tutti vorremmo ma va modernizzato per soddisfare le esigenze dei tifosi e delle aziende che ci dovranno lavorare. Il progetto è ben chiaro, ce l’ho ben presente: ci ho lavorato in prima persona insieme ai miei vecchi colleghi. Manca la spinta decisiva e la determinazione dei club che qui a Genova hanno vissuto vicende alterne ma che adesso mi auguro abbiano trovato una stabilità che va al di là dei risultati sportivi“.
RISTRUTTURAZIONE ANCHE SENZA EURO 2032. “Ho sempre riscontrato da parte dell’amministrazione una costante disponibilità. Mi auguro che questa predisposizione, che non sempre si trova, consenta alle due proprietà di far rientrare tra le priorità oltre i risultati anche la ristrutturazione dello stadio: un impianto nuovo rappresenta una prospettiva di crescita non solo dei ricavi ma del progetto sportivo nel suo complesso“.