Il Secolo XIX ha riportato ha riportato le parole dell’ex presidente del Genoa Preziosi in merito al processo agli ultrà.
“A loro del Genoa non è mai interessato nulla perseguono solo il loro interesse personale. Usavano il loro potere per ottenere maggiori benefici e denaro cavalcando le difficoltà della squadra. Ma io non ho mai avuto paura, nessun timore reverenziale.
Io vivo a Milano, dopo la partita me ne tornavo a casa e non me ne frega nulla della piazza. Zarbano (l’ex amministratore delegato, ndr) invece sta a Genova e ha paura”.
L’ex presidente del grifone, arrivato in aula accompagnato dal suo avvocato Maurizio Mascia, ha spiegato di non avere mai dato soldi. “Era Zarbano a occuparsi delle cose operative. Io mi fidavo di lui pienamente e aveva totale autonomia”.
Anzi, “mi sono anche arrabbiato quando ho saputo della Sicurart, del pagamento che era stato fatto”. Inoltre, aggiunge “Leopizzi era il burattinaio”.
Nel 2005 “mi invitarono in un ristorante e volevano farmi dire che avevo venduto la partita col Venezia perché così mi avrebbero potuto ricattare. Io non confessai proprio niente perché non era vero e me ne andai. A quell’incontro Leopizzi mi urlò che il Genoa era suo e decideva lui. Gli risposi che se era così poteva iniziare a pagare gli stipendi”.
in conclusione ha raccontato un episodio del 2017. In cui Massimo Leopizzi e il presidente dei club genoani Davide Traverso, si presentarono nel suo ufficio. “Mi dissero che Milanetto aveva un debito di 200mila euro verso uno straniero e che sarebbe stato meglio che quel debito fosse saldato per evitare fatti spiacevoli”. Secondo Preziosi quella vicenda era solo un pretesto “per ottenere soldi”
Questo è il peggio del peggio 😡
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