L’attaccante del Genoa Caleb Ekuban ha rilasciato un’intervista al format di Dazn Talks. Ecco le dichiarazioni del numero 18 rossoblu all’emittente sportivo.
UN BILANCIO DELLA STAGIONE. “Siamo contenti soprattutto come squadra perché ci stiamo rendendo conto, giorno dopo giorno, che stiamo facendo qualcosa di bello, di assemblato, armonioso. Tutti vanno sempre come vuole il mister ed è una cosa bellissima esprimerci tutti nei singoli e come collettivo come vuole il mister. Posso usare il termine ‘piacevole’. Partita dopo partita, non ci poniamo limiti: giochiamo la partita e quello che viene poi, si vedrà dopo“.
EKUBAN SU GILARDINO. “Mi dice di cercare sempre di trovare l’uno contro uno a tutto campo, di tirare il collo all’avversario, di cercare di nascondermi il più possibile. Sono quei consigli che magari ti diranno tutti, ma se te li dice Gilardino per il quale sono stati il suo pane quotidiano uno sta lì e cerca di prendere ogni parola“.
SULL’ATMOSFERA AL FERRARIS. “È anche un orgoglio poter dire che in casa nostra c’è un tifo del genere, c’è quell’atmosfera lì che si crea. Ultimamente, seguendo magari il primo tempo dalla panchina, te ne rendi conto di più ed è veramente da pelle d’oca. Poi magari entri in campo e non te accorgi così tanto perché mentre giochi sei concentrato, ma quando c’è l’azione dove puoi andare a fare gol o creare qualcosa di importante, il boato del pubblico genoano è una roba folle. Non ha paragoni. Sono stato anche in Turchia, stadi ne conosco tantissimi, ma al Ferraris così vicino è un altro sprint”.
DIFFERENZE TRA LA SUA ROVESCIATA E QUELLA DI RETEGUI. “Quella di Mateo ha avuto tempo di pensarla: tutti allo stadio hanno notato che stava arrivando la rovesciata. Il mio è stato un po’ più istinto. E io sono per l’istinto”.
SU INTER-GENOA. “Dobbiamo cercare di captare qualsiasi punto debole, anche se non ne hanno. Cercheremo di andare a giocarcela come sempre, con spirito genoano, e vedremo“.