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Carissimi: “Area femminile? 122 tesserate, tecnici raddoppiati. Siamo contenti”

Lunga intervista sulle colonne del Secolo XIX alla responsabile dell'area Women del Genoa e neo-ds Marta Carissimi

carissimi

Lunga intervista del Secolo XIX alla responsabile dell’area femminile del Genoa Marta Carissimi, da poco diplomatasi da direttore sportivo presso Coverciano. Ecco le sue dichiarazioni.

CARISSIMI SUL SUO LAVORO. “Non guardo tanto al fatto che ci siano molti uomini o poche donne, ma a lavorare in un ambiente che ha tante diversità. Avere tanti punti di vista differenti è stimolante. Il futuro cerco di costruirlo nel quotidiano, mettendo sempre grande dedizione ed entusiasmo in quello che faccio e con la massima apertura. Laddove ci fossero, non mi precludo opportunità anche nell’ambito maschile“.

SUL CALCIO FEMMINILE IN ITALIA. “Può crescere in tutte le aree. Dal 2015 c’è stato il passo più grande con l’input da parte delle federazioni di coinvolgere i club maschili con la creazione dei settori giovanili partendo dalle 20 tesserate under 12 e permettendo l’acquisizione dei titoli sportivi come successo anche per il Genoa. C’è bisogno di sinergia da parte di tutte le componenti. In Europa il punto di riferimento è l’Inghilterra. Lì possiamo già vedere cos’è il calcio femminile. L’Arsenal ha aperto per 5 volte l’Emirates Stadium e ha fatto quasi sempre il pienone. Il professionismo in B? Penso che sia qualcosa di ipotizzabile non nel breve termine. C’è bisogno ancora di assestamento sulla Serie A“.

SUL PROGETTO GENOA. “È un progetto iniziato quest’anno. Io sono arrivata l’anno scorso in corsa quando l’obiettivo era quello della permanenza in B e siamo riusciti a raggiungerlo. L’anno scorso era l’anno zero, quest’anno è il primo anno di un progetto che si svilupperà nel tempo. Se vogliamo fare il parallelismo con la costruzione di una casa, abbiamo messo le fondamenta e i primi pilastri, poi nel tempo faremo il resto. Serie A? Il tempo di poter pianificare tutto ciò che serve per essere competitivi e lottare per arrivarci e poi rimanerci“.

SULLA PRIMA SQUADRA FEMMINILE. “Quest’anno abbiamo cambiato la struttura e l’infrastruttura di allenamento, allenandoci al mattino ad Arenzano. Abbiamo professionalizzato maggiormente gli staff tecnici e medici e cambiato metà delle giocatrici. I risultati certificano il lavoro fatto l’estate scorsa, ma possiamo migliorare“.

SUL SETTORE GIOVANILE FEMMINILE. “Quando parliamo di crescita, guardiamo all’area femminile come a una totalità. Quest’anno abbiamo raddoppiato il numero dei tecnici. Abbiamo 122 tesserate, l’anno scorso erano 100. C’è stato oltre il 20% di incremento. Siamo contenti“.

 

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