La Gazzetta dello Sport ha intervistato il calciatore del Genoa Vitinha, che si è aperto e ha raccontato le sue emozioni. “Quando ho capito che dovevo provare ad andare via dalla Francia, la possibilità di venire al Genoa mi è sembrata la migliore”.
“Questo è il vero Vitinha“, parola di mister. Concorda?
“Sì, ci si sono stati progressi. Quando arrivi in una nuova realtà devi adattarti, ma direi che la fase di inserimento si è conclusa”.
Titolare contro la Juve insieme a Retegui e Gudmundsson: la scelta di Gilardino ha pagato.
“Avevo buone sensazioni. Il campo le ha confermate, ma la crescita è continua”.
Alberto Gilardino, tecnico del Genoa ha lavorato molto per la squadra. Una sua caratteristica o una richiesta del tecnico?
“Fa parte del mio modo di intendere il calcio. Posso giocare da sette, da nove, da undici, non importa: io mi metto al servizio dei compagni. Devo dire, però, che Gilardino pone grande attenzione a far giocare bene il collettivo. Solo in questo modo può esaltare il lavoro e le caratteristiche dei singoli”.
È tornato il Vitinha del Braga? Cos’era successo a Marsiglia che non le ha permesso di confermarsi ai livelli passati?
“Quando sono andato all’Olympique, era la prima volta in cui uscivo dalla mia zona comfort, e pure la prima esperienza all’estero. Non solo: mi sentivo addosso il peso extra determinato dalla mia quotazione e questo ha avuto un peso. C’era molta pressione su di me, oltre a dover imparare una nuova lingua, abituarmi a vivere in un nuovo Paese, con qualche difficoltà familiare. Lo reputo comunque un anno proficuo. Ma a gennaio ho sentito che dovevo andar via e ho pensato che questa fosse la piazza migliore per ritrovare me stesso”.
Il Genoa vanta un diritto di riscatto sul suo cartellino, fissato a venticinque milioni. Le piacerebbe restare?
“Sì, anche se sappiamo tutti che in un discorso del genere entrano in gioco altri fattori al di fuori del mio controllo. Io posso soltanto dire grazie a tutti quelli che sono qui al Genoa: il mister, lo staff, la società, i compagni”.
Non è un periodo semplice a livello personale.
“Qui ci sono persone che mi vogliono bene, mi appoggiano e mi aiutano. Significa molto”.
Questo Genoa sta crescendo, non solo sul campo. Potete fare ancora meglio?
“Ci sono potenzialità inespresse, ma è anche una questione filosofica e di metodo. Tanti club comprano giocatori per avere subito risultati. Al Genoa non è così: la società ti segue, ti aiuta, e ciò aiuta il gruppo a crescere”.
Obiettivi a breve termine?
“Potrei dirvi: “Segnare sei gol o fare sei assist”, ma non avrebbe senso. Se gioco, cercherò di mostrare la miglior versione di me stesso. Se rimarrò fuori, aiuterò i compagni a preparare bene la gara. Hanno fatto tanto per me”.
Ha avuto qualche tutor speciale nello spogliatoio?
“Un po’ tutti, anche chi non parla francese o portoghese. Però è stato tutto più semplice con Messias, che capisce il portoghese e Strootman, che parla bene il francese”.
ricordatelo quando ti offriranno il vile denaro……
Vithigna….. Con retegui il prossimo anno potremmo alzare l’asticella! Grazie ♥️💙💪
….e speriamo che tu resti!
Forza Genoa ❤️💙💪
Bravo Vitiiiii❤️💙❤️💙❤️💙
Scelta azzeccata! Non te ne pentirai ♥️💙
Bravo Vitty
Facci sognare Viti
BRAVO
Forza Vitiiiii❤️💙
❤️💙
💪♥️💙😎
❤💙
Non vinceremo scudetto però siamo la squadra che vi ama e uno stadio sempre pieno
Anche per noi è stata… ottimissima scelta!
♥️💙
Retegui e Albert sono due fenomeni ma Vitinha per me è ancora più devastante ed esplosivo…