Bosko Jankovic, giocatore del Genoa tra il 2008 e il 2013, ma anche del Verona in un’intervista a Il Secolo XIX ha parlato del tecnico rossoblù Alberto Gilardino e ha presentato la sfida fra gli Scaligeri e il Grifone.

Bosko, domenica per chi tiferà?
“Per il Genoa. Sono stato più a Genova che a Verona e il rossoblù mi è rimasto nel cuore un po’ di più anche se ho passato un bel periodo pure a Verona. Ma a Genova sono stato anche capitano, ho tanti amici e poi c’è Gila…”.

Lei e Gila avete giocato insieme nel Genoa per 6 mesi: si aspettava che facesse così bene da allenatore?
“Sinceramente no, era un ragazzo molto bravo, ma non avrei mai immaginato che sarebbe diventato allenatore, stesso discorso per Palladino con cui ho giocato. Thiago Motta invece si vedeva che era un leader già allora. Lui non E’ stata una sorpresa. Non avrei mai immaginato che un giorno tutti e tre avrebbero allenato contemporaneamente in Serie A”.

Qual è il segreto di Gila?
“Prima di tutto è uno psicologo, ha smesso da pochi anni di giocare e sa entrare nel cervello dei calciatori. Guardando le partite si vede questa energia positiva. Da quello che ho visto non mi sembra una squadra che segna tanti gol, ma difende bene”.

Il Genoa vuole confermarlo, Gila fa bene a restare?
“Se è felice, si. Questo è il suo primo anno di A, deve confermarsi. Al suo posto, io rimarrei al Genoa ancora uno o due anni”.