Il tecnico del Genoa Alberto Gilardino è stato intervistato da Radio Serie A è tra i tanti temi trattati ha parlato del Grifone, del suo futuro.
Gudmundsson e Retegui “Gudmundsson è un giocatore che bisogna lasciare libero, in fase di possesso è molto bravo a ritagliarsi lo spazio. Non ha solo dribbling, ma anche attitudine difensiva. Retegui è una punta classica, un giocatore che lavora bene dentro l’area e sa muoversi in quella zona di campo. Sente la porta, poi sa che può e deve migliorare in gioco aperto, nel primo controllo e nella copertura della palla. C’è volontà di crescere, lui lo sa e questo è un vantaggio. Se da ex attaccante sono più severo con lui? Sono uguale con tutti, normale che con gli attaccanti facciamo lavori specifici così come per gli altri reparti. Deve migliorare, è un giocatore che ha margini importanti nella costruzione, nel primo controllo e nella copertura. Il suo fiuto del gol è istinto. Europeo? Penso che possa essere importante e mi auguro faccia un grande finale di stagione”.
Gilardino sulla prossima stagione “Io dico sempre la verità. Qua ho fatto e sto facendo un percorso di crescita incredibile. Il pensiero più grande è finire nel modo migliore questa stagione, ci sarà poi il tempo di pensare al futuro. La decisione non spetterà solo a me, per ora cerchiamo di finire nel modo migliore. In quelle situazioni, oltre all’aspetto contrattuale, bisognerà capire gli obiettivi e i programmi in base a quale sarà la volontà della società nei confronti della squadra. Se la società deciderà di sacrificare giocatori bisognerà capire quali giocatori entreranno, che magari avranno bisogno di tempo per adattarsi. Il mio sogno? Confermarmi come allenatore di Serie A. Questo diventa importante nel futuro immediato. Io vivo molto nella realtà quotidiana. Penso una partita alla volta e non oltre. Cerco di ragionare così anche per il futuro”.
Il numero 6. “Credo nei numeri, il 6 dicembre divento allenatore del Genoa, il 6 maggio conquistiamo la promozione in Serie A ed il 6 è un numero importante per il Genoa, era il numero di maglia di Gianluca Signorini, credo nel destino dei numeri, lui rappresenta il Genoa e la genoanità.”
A me ha gia rotto le balle… fossi la proprietà ce lo manderei. Sino a ieri non era nessuno…ora fa il fenomeno…vada dove vuole me ne farò una ragione
Domenica però è il 7. Quindi due sberle e a casa dalla mamma!
Ma basta con i tormentoni !!
Tutti utili, nessuno insostituibile
Se vuole andare via, ce ne faremo
una ragione .
certo che vi siete tutti fissati per Gilardino, per carità, non che non serva alla causa o che non abbia fatto cose buone, ma non può essere paragonato ad un Bagnoli o a un Gasp e sicuramente è molto inesperto e ha commesso tanti errori. Ricordatevi che la squadra che abbiamo tenuto quest’anno e che non credo terremo pure l’anno prox è molto competitiva e poteva darci qualche soddisfazione in più della salvezza che, tra l’altro, non è ancora stata acquisita se pur vicina. Facciamo almeno 3 punti subito, perchè non vedo molte partite da vittoria sa qui alla fine.… Leggi il resto »
Mi pare che le indicazioni della società siano chiare.
Ma secondo te, caro Gilardino, in questo momento la società sa chi “dovrà” essere sacrificato e soprattutto chi potrà essere preso? Ma stiamo scherzando?
Tu puoi pretendere di conoscere i programmi,le ambizioni, gli obbiettivi ma non puoi avere la pretesa di conoscere nomi e cognomi che ancora nessuno sa
Giusto!