Torna la consueta rubrica della Penna in Trasferta. Con il collega veronese Tommaso Badia abbiamo presentato la sfida fra Hellas Verona e Genoa. Ecco le sue parole ai nostri microfoni.

Rivoluzione a 360 gradi quella del Verona nella sessione di mercato invernale. Passati alcuni mesi come giudichi l’operato della dirigenza?

“Non avrei mai pensato di dirlo, ma la squadra forse è meglio di prima. Sulla carta sembrava indebolita, invece sono arrivati ragazzi funzionali al gioco di Baroni e con tanta fame e voglia. Chi è rimasto, invece, sta dando tutto per la maglia e si sta giocando le proprie occasioni. Il Verona dopo lo scossone di gennaio si è compattato ancora di più e al momento, pur con qualche occasione cestinata, la classifica non è poi così male“.

Lotta salvezza apertissima, con gli Scaligeri a quota 27, a due lunghezze dal terzultimo posto ma ad altrettanti punti dal tredicesimo. Quante e quali possibilità ci sono di arrivare all’obiettivo per i gialloblù?

“Io sono fiducioso. Ci sono tante squadre in lotta e credo che alla fine il Verona riuscirà a tenerne tre alle spalle. Una penso sarà la Salernitana, ora bisogna trovare le altre due“.

Come arriva la squadra di Baroni al match? Quali potrebbero essere gli 11 titolari?

“Rispetto a Cagliari qualche cambio ci sarà. Magnani è out per squalifica e sarà verosimilmente sostituito da Coppola. Da vedere poi come verrà gestito Bonazzoli: quest’anno ha giocato poco, ma contro il Cagliari ha disputato una partita di altissimo livello e quindi Baroni potrebbe sfruttarne l’entusiasmo. Da valutare anche Suslov, il quale ha recuperato a tempo di record dall’infortunio in Nazionale: lunedì non è apparso al meglio“.

Che partita ti aspetti domenica al Bentegodi?

“Io mi aspetto che le motivazioni possano fare la differenza: il Genoa è ormai già salvo, mentre l’Hellas ha bisogno di punti e quindi cercherà di vincere. Mi aspetto una partita aperta tra una squadra con il coltello tra i denti e una che invece può permettersi di giocare a testa leggera“.