Torna la consueta rubrica della Penna In Trasferta. Con Alessandro Drago, collega di CalcioFiorentina.it, abbiamo presentato la sfida fra il Grifone e la Viola. Ecco le sue dichiarazioni.

Come sta reagendo la squadra e la piazza alla tragedia che ha colpito la società con la scomparsa del dg Barone?

“La morte di Joe Barone è stata una batosta, purtroppo la Fiorentina negli ultimi anni si trova a dover vivere queste tragedie come nel caso Astori. Tuttavia, anche in questa circostanza, l’ambiente e il gruppo si sono compattati per dare il meglio fino al termine della stagione. L’obiettivo è quello di portare a casa un trofeo da dedicare a Joe“.

Gilardino può essere un obiettivo concreto della dirigenza gigliata? O pensi di virerà su un altro ex Genoa come Palladino?

“Difficile a dirsi. Gila a Firenze è un idolo assoluto, ha segnato caterve di gol. È un allenatore giovane e interessante, e conosce l’ambiente. Per un “novellino” conoscere l’universo in cui andrà ad allenare è un vantaggio non indifferente. Tuttavia, gioca un calcio molto diverso da quello a cui la rosa è abituata da 3 anni a questa parte, e in tal senso Palladino potrebbe partite avanti. Dal punto di vista prettamente calcistico garantirebbe più continuità“.

Come arriva la Viola al match, soprattutto tenendo conto dell’impegno infrasettimanale di Conference?

“Stanca, e con la necessità di dover fare delle turnazioni dato che giovedì ci si gioca un pezzo di stagione. Potrebbero esserci diverse novità, specie sulle fasce e in mezzo al campo, con Kayode possibile titolare e un Bonaventura da ritrovare dopo gli ultimi problemi fisici“.

Che partita di aspetti?

“La Fiorentina non sta vivendo un bel momento in campionato, dove sono arrivate solo due vittorie nel 2024. I tifosi si aspettano di più anche perché le stesse gare di Conference non sono state soddisfacenti. Mi aspetto una Fiorentina nuova, diversa, che avrà voglia di reagire. Specialmente per alcuni singoli come Belotti e Nico González, attesi al salto di qualità da troppo tempo negli ultimi mesi“.