Domenico Criscito, ex capitano rossoblu ed oggi allenatore dell’U14 del Genoa, è stato raggiunto da Cronache di Spogliatoio in occasione del Torneo Manlio Selis, da cui purtroppo i Grifoncini sono stati eliminati ai gironi. Ecco le parole di Criscito.
SU GILARDINO E IL FINALE DI CARRIERA. “Gilardino ha una mentalità pazzesca. Ricordo che l’anno scorso voleva vincere anche l’ultima in casa, anche se eravamo già promossi. Io ero entrato con una lesione di secondo grado (al polpaccio, ndr). Sul 3-3 ci fischiano un rigore a favore e lui urla: ‘non batterlo’. Per fortuna non l’ho sentito, calcio e segno. La mia carriera è finita così“.
SUL LAVORO DA ALLENATORE DELL’U14. “Quanto faccio l’allenatore e quanto il papà? Entrambe le cose. A 14 anni i ragazzi sono in pre-adolescenza, quindi fai l’allenatore ma anche l’educatore. Soprattutto ai tornei, bisogna star dietro loro e mandarli a letto presto. Ma avere due figli di 11 e 12 anni aiuta. Sto imparando tanto, ho smesso di giocare a giugno ma allenare 20 quattordicenni significa avere a che fare con 20 pensieri diversi. C’è chi è più bambino e chi più adulto, chi si sveglia alle 8 e arriva al campo stanco: devi imparare a modulare“.
96′
“Mimmo non aver paura di tirare un calcio di rigore”… Mimmo 96 nel ❤️…..🤣🤣🤣
Dai Gila firma!!
Grazie, rigorista del mio ❤
Dai mister firma ❤️💙
Grande Mimmoooooooo
Grazie Mimmo, tirali sempre tu i rigori!
Insegnali a battere i rigori