Paolo Cortis, presidente uscente dell’Osservatorio per le manifestazioni sportive, ha parlato ai microfoni di Gazzetta.it degli episodi accaduti in occasione del derby e della volontà (che tra poco si tradurrà in ufficialità) di far giocare Genoa e Sampdoria a porte chiuse per un turno. Ecco le sue parole.
CORTIS. “L’altra sera avevo già salutato l’ufficio, ma era evidentemente un arrivederci visto che ho dovuto convocare una sessione straordinaria. Avevamo attribuito al derby rischio 4, il livello più alto, con rinforzi di polizia veramente importanti. Sapevamo che era una situazione esplosiva. C’era la speranza, rimasta tale, di evitare grandi problemi, i presidenti delle società hanno fatto anche tutto il possibile per creare situazioni di equilibrio ma quando si parla di ultras di questo livello si tratta solo di avere a che fare con violenti in cui la componente sportiva è veramente minima. Il bilancio di 36 feriti è pesantissimo. Il Casms ha suggerito delle misure da adottare al prefetto di Genova che dovrà poi emettere a breve giro il provvedimento. Normalmente le gare a porte chiuse si evitano per non trovarsi davanti a situazioni peggiori, ma in questo caso c’è una forte volontà di dare un segnale, anche a costo di dover risolvere qualche problema al di fuori dello stadio. Ripeto, 36 feriti non sono sopportabili, purtroppo le forze di polizia fungono ormai da scudo umano e non è accettabile“.
In molti campi ci sono ,non era meglio svegliarsi prima non fare finta, questo x i vari enti del calcio giustizia compresa🤪🤪😜😡😡😡😡😡🤬👎👎👎
Fantastico. Io me le vedo dalla tribuna stampa, e mi pagano pure 😂