Voci insistenti dagli USA su possibili azioni legali da parte di A-Cap a proposito del passaggio di proprietà del Genoa, ora nelle mani di Dan Sucu. Il principale finanziatore di 777 Partners, che di fatto controllava il club, contesta infatti un’irregolarità in tale procedimento. Il club rossoblu continua ad affermare come l’operazione sia inattaccabile, e a rafforzare questa tesi ci sono anche pareri legali di studi di grande livello, come White & Case e Bonelli Erede.
Anche il portale d’inchiesta Josimar, con un approfondimento uscito nelle scorse ore, ribadisce come dal verbale della scorsa assemblea degli azionisti emerga come Andres Blazquez (che aveva un contratto di consulenza per la vendita del Genoa per il quale non avrebbe ricevuto compensi) abbia integralmente informato A-Cap di ciò che stava succedendo, anche proponendogli informalmente di effettuare l’aumento di capitale da 40 milioni prima che lo sottoscrivesse qualcun altro. La risposta è stata negativa. Inoltre, Blazquez si è anche avvalso di Anna Cerbara, avvocata genovese che nell’assemblea ha rappresentato gli americani.
Per ora, la possibile battaglia legale è solo paventata da indiscrezioni, e comunque ci sarebbe spazio solo per azioni risarcitorie. In ogni caso, il club continua ad essere tranquillo su quanto avvenuto e lo è pure il nuovo proprietario Sucu: “Siamo stati informati dal Cda che c’era questa richiesta di aumento di capitale. Il club ha emesso nuove azioni che noi abbiamo acquistato. Sono 40 milioni di euro, siamo arrivati a una percentuale del 77%. C’è un cash-in, cioè non abbiamo acquistato azioni da qualcuno“, dice in un virgolettato riportato da Il Secolo XIX.
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