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Le cinque sinfonie con cui Gila ha battuto il Sudtirol

gilardino

Con una serie di mosse azzeccate nel secondo tempo, il Genoa del neotecnico ha stravolto la partita regalando la vittoria ai tifosi

La prima davanti al pubblico del Ferraris deve aver fatto passare notti insonni a mister Gilardino, che si sarà sentito sulle spalle le forti aspettative della società e di tutto il Popolo Rossoblù. In campo e tra le mura di casa sua, chissà quanto avrà pensato e ripensato a quali strategie utilizzare per mettere in difficoltà gli uomini di Bisoli. Come racconta Il Secolo XIX, sono state cinque le mosse con le quali il Violinista ha battuto il Sudtirol, tutte fatte nel secondo tempo dopo dei primi 45 minuti che tanto hanno ricordato quelli delle scorse partite, dove il Grifone aggrediva un avversario rintanato nella propria metà campo. Tutto parte dal cambio di modulo attuato al 16′ della ripresa. Dal 4-3-3 iniziale al 4-3-1-2 e il primo cambio con l’ingresso del man of the match Puscas al posto di Jagiello. Cambio azzeccato e Genoa in vantaggio dopo soli 4 minuti proprio con il neoentrato.

Sfruttando gli spazi che ora il Sudtirol è costretto ad aprire, fuori Gudmudsson e Strootman, dentro Galdames e Ilsanker. Il primo, fino a questo momento usato poco più di 40 minuti con Blessin, dimostra come il tecnico tedesco non sia stato in grado di vedere il suo gran potenziale. Grazie alle sue doti di palleggiatore, nel centrocampo a tre si rivela un’arma in più fondamentale. Sfiora anche un gol pazzesco dai trenta metri negato solo dalla traversa; il secondo, con i suoi 189 centimetri, mette al sicuro la retroguardia rossoblù dai lanci lunghi degli avversari. La scelta di sostituire l’ammonito Hefti con Vogliacco risulta determinante in termini di sicurezza in difesa, con un centrale adattato a terzino destro chiamato a dare man forte alla coppia Bani-Dragusin.

Infine l’ultimo cambio è quello Coda-Yeboah. L’attaccante dell’Under 21 è riuscito per la prima volta dopo innumerevoli partite a rispondere a gran voce presente dopo essere stato chiamato dalla panchina. Entra in campo e serve l’assist per Aramu che sigla il 2-0. Contro il Sudtirol, Gilardino ha messo in mostra la sua innata capacità di leggere le partite in corso e saper scegliere il giocatore giusto da mandare al momento giusto. “È stato un sogno” commenta dopo il triplice fischio che sancisce il successo del suo importante esordio davanti al pubblico più importante. Ora lo attende la trasferta di Ascoli: match da non sbagliare prima dello scontro con il Frosinone capolista. Lì, incontrerà il suo vecchio compagno di Nazionale Grosso. Un ritrovo di campioni del 2006 nel palcoscenico della Serie B.

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