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Badelj: “Giocare in Serie A è più facile che in B”

Badelj

Il centrocampista, intervistato dal Secolo XIX, ha parlato a tutto campo della sua avventura al Genoa, dalla decisione di rimanere in Serie B fino al suo rapporto con Gilardino.

A due giorni dalla sfida con il Modena, il Secolo XIX ha raggiunto il regista del Genoa Milan Badelj per un’intervista a tutto campo, in cui l’ex Fiorentina racconta la sua decisione di rimanere in rossoblù nonostante la retrocessione, il suo rapporto con Gilardino e le differenze tra la B e la A. Ecco le sue dichiarazioni.

SULLA PERMANENZA AL GENOA.Lo ribadisco, meglio lottare per tornare in A col Genoa che vivere una stagione senza emozioni da altre parti. Sono rimasto per riscattare la retrocessione e ora sto bene dopo aver superato un infortunio“.

DIFFERENZE TRA B E A.Da quello che ho visto è più facile giocare in Serie A. È un campionato più lineare, si capisce dall’inizio che partita sarà, mentre la B è imprevedibile. Pensi di avere spazio per giocare e poi, improvvisamente, trovi tutto intasato“.

SU BLESSIN.Ciò che è capitato a lui, nella mia carriera, l’ho visto altre volte: la squadra non si stacca dal tecnico, ma semplicemente le cose non funzionano più; poi si arriva all’esonero perchè è più facile cambiarne uno che 25“.

SU GILARDINO.Si è presentato con l’atteggiamento giusto, ha dimostrato personalità per il ruolo. È una persona serena e gestisce al meglio sia i momenti positivi che quelli negativi. Si è imposto subito e i risultati sono arrivati. Ci avevo giocato insieme a Firenze ma era il mio primo anno in Italia, non l’avevo ancora conosciuto approfonditamente“.

SULLA PENALIZZAZIONE.Il punto di penalizzazione non ha cambiato niente, dipende sempre tutto da noi. Vogliamo cancellare la retrocessione“.

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