In una lunga intervista al Secolo XIX, il tecnico si è spiegato nella sua avventura sulla panchina del Genoa

Alberto Gilardino, che dal suo arrivo al Genoa ha dato una ventata di entusiasmo che ha permesso ai rossoblù di tornare a lottare con maggior impeto per la promozione in Serie A, ha parlato della sua avventura sotto la Lanterna ai microfoni de Il Secolo XIX. Ecco le sue dichiarazioni:

COM’È IL GILA ALLENATORE: “Vivo la partita con i ragazzi come se scendessi in campo anche io. Spesso vengo richiamato dal IV uomo: c’è grande comunicazione, ma anche rispetto. Durante la settimana cerco di mettere i ragazzi nella condizione migliore, sia per quanto riguarda l’approccio con l’avversario, sia per come dovranno mettersi in campo”.

SULLA CAPACITA’ DI LEGGERE LE PARTITE: “Ogni volta sono talmente preso che mi dimentico di quanta gente ci sia allo stadio. Mi è successo anche con la Ternana. Mi estraneo dal contesto per cercare soluzioni. Poi godo di uno staff eccezionale, che mi dà una grande mano. Alla fine decido io, ma il confronto c’è sempre”.

SUL FERRARIS: “Giocare lì è bellissimo, i tifosi ci trascinano ogni volta. Loro spingono noi, noi spingiamo loro. Se ne accorgono quando diamo il massimo.”.

SUI RISULTATI NONOSTANTE LE PESANTI ASSENZE: “Anche se abbiamo avuto qualche infortunio, la mia sensazione è sempre stata quella di trasmettere calma, perchè sapevo che chi sarebbe sceso in campo avrebbe dato tutto. Con la Reggina penso tornerà in gruppo Coda, Aramu si sta già allenando e speriamo nel rientro di Puscas. Abbiamo perso Haps, ma abbiamo giocatori validi per sostituirlo”.

SUL FROSINONE: “Dobbiamo guardare partita dopo partita. Sono arrivato ad interim e lo sono stato fino a Santo Stefano. Il mio pensiero è la Reggina e poi sarà il Como. Siamo a metà della montagna, stiamo facendo tutti un ottimo lavoro”.

SULLE PAROLE DI MARCO ROSSI: “Da calciatore ero molto istintivo, specialmente in area di rigore: questa cosa da tecnico mi è rimasta. Con i ragazzi poi sono stato chiaro fin dal primo giorno, con loro ho un rapporto schietto. Per ora sono state dette cose belle perchè stiamo andando bene, ma è giusto parlare sempre. è giusto che i ragazzi sappiano tutto”.

SUL SUO ARRIVO: “Partire con un obiettivo come il ritorno in A in un anno può essere complicato, ma siamo il Genoa e non può essere meno. La Serie B però è molto complicata e ci sono imprevisti in ogni partita”.

SUL NON NOMINARE LA SERIE A: “Scaramanzia? Il nostro obiettivo è la Reggina e sono sicuro che venerdì lo stadio sarà stracolmo di tifosi. I ragazzi si meritano tutto questo”.