L’ex Grifone Goran Pandev, ora dirigente, ha rilasciato un’intervista all’edizione odierna del Secolo XIX; ecco le sue dichiarazioni

L’ex fantasista macedone del Genoa Goran Pandev, dopo aver chiuso la carriera da giocatore, ora è un dirigente. Il Secolo XIX lo ha intervistato, per parlare di Grifone e della sua nuova vita.

SULLA VITA DA DIRIGENTE. “Sono sempre in giro tra Milano, Macedonia, USA e Genova. C’è molto da fare e mi diverto. Ho ceduto il 90% della mia Akademija Pandev a un gruppo italoamericano con 5 club in giro per il mondo, è un bel progetto“.

SUL GENOA. “È sempre nei miei pensieri. Non mi sono perso una partita, il cambio di allenatore è stato fondamentale“.

SU GILARDINO. “Ha messo gli uomini giusti al posto giusto. Non si è inventato nulla perchè la squadra era già forte, ma ha risolto i problemi e i risultati si sono subito visti. Ha fatto la gavetta partendo dalla C, poi avendo avuto grandi allenatori ha preso un po’ da tutti. Da giocatore era un vincente, viveva per il gol. Ha trasmesso questo spirito alla squadra“.

SU COMO-GENOA. “Non credo inciderà sul morale, il Genoa è sempre secondo e ha i giocatori per arrivare in fondo centrando la promozione. È la squadra più forte, non deve sottovalutare la B ma neanche averne paura“.

SUL RITIRO. “Non ho nostalgia del calcio giocato, neanche vedendo giocare Criscito, Badelj o Strootman. Sono tutti ragazzi più giovani di me e miei amici, sono felice per loro perchè so quanto tengano al Genoa“.

SU CRISCITO. “A novembre gli consigliai di tornare, uno come Mimmo può darti una mano in questa categoria, con il suo sinistro. L’ho visto giocare e potrebbe andare avanti ancora qualche anno, ma so che vuole allenare e sta studiando per questo. Gli auguro di  arrivare in alto anche in quel ruolo“.

SU GENOA-PERUGIA. “Segnai una doppietta in Coppa Italia contro di loro, io ne ho vinte tante ma col Genoa l’ho sempre sofferta. Si giocherà al Ferraris e lì non puoi avere paura di niente“.