“C’è la volontà di rendere partecipi tutti. Tutti devono essere dentro il progetto e tutti devono essere mentalmente approcciati a giocare dal primo minuto. Sia domani che venerdì ci potrebbero essere delle sorprese“. Così ha parlato mister Alberto Gilardino nella conferenza stampa pre-match di Fiorentina–Genoa, facendo intuire che, dopo aver messo in sicurezza la salvezza a Verona, in questo finale di campionato si sente pronto a sperimentare.

I maggiori indiziati a trovare spazio in queste ultime partite, a partire dal match contro la Viola, sono gli acquisti di gennaio finora meno impiegati: Ankeye, Cittadini e soprattutto Bohinen, di cui tutti parlano bene ma che finora si è rivelato un vero e proprio oggetto misterioso. C’è ancora da attendere, invece, per Vitinha che, dopo aver preso un buon ritmo col primo gol contro il Monza e la titolarità contro la Juventus si è fermato per un problema.

Gilardino però, soprattutto nel suo primo periodo in carica sulla panchina rossoblu, ha dimostrato molto coraggio nel lanciare, anche dal primo minuto, giovani talenti della Primavera: Boci, Lipani, Accornero e Fini sono gli esempi più illustri. A Firenze, come spesso accade, Gila porterà con sè fra i convocati due elementi pescati dai Grifoncini: Tommaso Pittino, difensore classe 2005 ormai stabilmente nel giro della prima squadra, e Christos Papadopoulos, fantasista greco nato nel 2004, uno dei migliori elementi allenati da Agostini quest’anno (9 gol e 4 assist in Primavera 1). Potranno i due trovare spazio al Franchi? È lecito attendersi un nuovo debutto di marca Gilardino? Tra poche ore la risposta.