VITINHA SPENCE – Il Genoa si gode due innesti arrivati dalla finestra di mercato di gennaio, il portoghese Vitinha e l’inglese Djed Spence. Entrambi classe 2000, entrambi trasferitisi dall’estero, entrambi approdati in Liguria con la formula del prestito con diritto di riscatto, fissato a 25 milioni di euro per l’attaccante ex Braga, a 10 milioni per l’esterno di proprietà del Tottenham. E proprio questo particolare è motivo di discussione a Villa Rostan e nella piazza rossoblu, soprattutto dopo le recenti ottime prestazioni dei due giocatori: potranno far parte del Genoa anche nella prossima stagione?

Vitinha e Spence: le condizioni per un possibile riscatto

Andiamo con ordine: Djed Spence arriva al Genoa nell’ambito dell’operazione Dragusin, come contropartita tecnica, a titolo temporaneo, appunto. Subito buttato nella mischia come titolare da mister Gilardino contro la Salernitana per la grave emergenza di rosa (tra infortuni, squalifiche e mercato) che ha dovuto fronteggiare il Grifone a gennaio, si disimpegna discretamente all’esordio. Una frazione di gioco sufficiente contro il Lecce anche nella sua prima apparizione al Ferraris, poi 90 minuti senza infamia e senza lode ad Empoli.

A questo punto, Gilardino lo accantona per due partite di seguito, ma poi, da subentrante contro Udinese, Inter e Monza, lascia il segno cambiando volto alla partita. Fino ad arrivare a Juventus-Genoa, dove gioca tutto il match e risulta il migliore in campo.

La domanda a questo punto è: vale i 10 milioni che esige il Tottenham e, soprattutto, può essere un investimento a lungo termine? Per quanto visto finora, la risposta sarebbe positiva. Ma se si analizza il retroterra di Spence, anche solo la semplice cronologia dei trasferimenti, si capisce che può essere un giocare estremamente volubile: una riga di prestiti, tra Inghilterra e Francia, trovando la sua dimensione solo al Nottingham Forest, con cui ha conquistato la promozione in Premier. Anche la facilità con cui gli Spurs, a dicembre, lo hanno richiamato dalla parentesi al Leeds per poi girarlo subito al Genoa, lascia qualche dubbio.

Vitinha-Spence: Gudmundsson la chiave?

Vitinha è, invece, il coup de theatre della sessione di mercato invernale del Genoa, arrivato al calare del sipario. Anche per lui un ottimo inizio di carriera al Braga, dove ha realizzato quasi 30 gol ed ha vinto la coppa portoghese. Poi il passaggio al Marsiglia, dove non ha convinto, e così è il Genoa, che con i francesi fa sempre buoni affari, a dargli un’occasione. La cifra chiesta per acquisire il suo cartellino a giugno, però, sembra gigantesca: 25 milioni cash, nonostante Vitinha si sia guadagnato la maglia da titolare nel Genoa con le buone prestazioni condite dal bel gol col Monza, farebbero tentennare chiunque.

Non bisogna inoltre dimenticare che il Grifo dovrà chiudere anche la prossima sessione di mercato in positivo, per le limitazioni imposte dall’operazione economica di ristrutturazione del debito. La chiave, però, potrebbe essere un’operazione in uscita, e il nome più accreditato ad essere ceduto la prossima estate è quello di Albert Gudmundsson. L’islandese è valutato circa 35 milioni, cifra che coprirebbe interamente non solo il riscatto di Vitinha, ma anche quello di Spence. Non è un mistero, inoltre, che il numero 9 andaluso sia stato preso dalla dirigenza anche e soprattutto come possibile erede di Albert in rosa in caso di partenza di quest’ultimo, e, se continuerà a giocare come sta facendo ora fino a giugno, potrebbe guadagnarsi questo titolo, spodestandolo come nuova stella del club nella prossima stagione.