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ESCLUSIVA CG – Lino Galleano: “Dal ’74 la bandiera a Boccadasse, coreografia in nostro onore emozione grandissima”

La redazione di CalcioGenoa.it ha raggiunto Lino Galleano, storico tifoso del Genoa e artefice dell'affissione della bandiera di Boccadasse

La nostra redazione ha avuto l’occasione di incontrare nella sua Boccadasse Lino Galleano, storico tifoso del Genoa e custode della tradizione della bandiera rossoblu affissa allo scoglio adiacente la spiaggia, diventata ormai un simbolo della tifoseria. Lino Galleano ci ha concesso una lunga chiacchierata, nella quale abbiamo toccato tanti temi. Dalla nascita della sua passione per il Grifone, alle origini dell’usanza della bandiera, fino alla sua partecipazione al documentario “Genoa, Comunque e Ovunque” e al tributo della Nord in suo onore con la coeografia realizzata per Genoa-Bologna del 2022. Ecco, di seguito, l’intervista.

Cos’è per te Boccadasse? Da quanto vivi qui e com’è viverci tutti i giorni?

Sono nato qua: Boccadasse mi ricorda tutto. Quando è scoppiata la guerra avevo 6 anni, non dico la vita che facevamo qui noi bambini. Sono sempre vissuto a Boccadasse, mio padre navigava. Con la guerra è partito, nel ’43, rimanendo prigioniero. Non l’ho più visto fino al gennaio del ’46 e quando è tornato non mi conosceva neanche. Perciò in casa eravamo io, mia madre e mia sorella. C’era fame, mia madre non mi tagliava i capelli per non andare dal parrucchiere, ci volevano troppi soldi. E mangiavo a scuola, in quanto figlio di prigioniero. A scuola non si andava mai regolarmente, eravamo sempre in galleria per l’allarme bomba: arrivato alla quinta elementare ero un disastro“.

Cosa ti ha fatto appassionare al Genoa?

Non avendo vicino mio padre, ero sempre con mio zio. E quando ricominciò a giocare il Genoa a Marassi lui mi prese e mi portò alle partite. Allora al posto dei distinti c’era un lembo di terra. Così andavamo da una gradinata all’altra: quando il Genoa attaccava verso la Nord eravamo lì, poi quando le squadre si invertivano andavamo in Sud. Mio zio mi ha messo il sangue rossoblu nelle vene. Poi ho cominciato a portare al campo i miei figli. Mio figlio giocava nelle giovanili del Genoa, quando usciva dai campi con la maglia rossa e blu provavo qualcosa di indicibile. Poi nacque mia figlia, e portai anche lei. Era innamorata di Skuhravy e veniva sempre con me allo stadio, fino a quando non diventò grande e ci andò per conto suo“.

Com’è nata l’idea di andare a piantare la bandiera sullo scoglio di Boccadasse?

Era il ’74, lavoravo al porto. Nacque un Genoa Club, ‘Patiti Boccadasse’. Non si riusciva a mandarlo avanti, così durò 4 anni. Abbiamo dato medaglie a Rizzo, Onofri e Rossetti, e, nel frattempo, abbiamo continuato a mettere la bandiera. Ce la toglievano, ci toglievano e anche le aste, e noi le andavamo a cercare sott’acqua. Una volta trovammo lo scoglio blucerchiato e lo ripitturammo, finchè non intervennero le autorità, che ci vietarono di colorarlo. Ultimamente abbiamo avuto una denuncia, di cui si è occupata mia figlia che è avvocato. Tramite un suo amico e collega, bravissimo, siamo riusciti ad appianare la cosa. Abbiamo scoperto che prima della guerra, durante un fermo-pesca, due pescatori avevano messo delle antenne sullo scoglio, tramite le quali riuscivano a pescare da casa. Dimostrando che, prima di quella per la bandiera, c’erano già aste presenti lì, non siamo quindi stati incolpati di occupazione del suolo

Hai partecipato al film documentario sul Genoa, proprio in una scena dedicata alla bandiera, com’è stato partecipare? L’hai visto?

L’ho visto ed è stato emozionante. Sono stato a vederlo con mia figlia, mio genero, e con tutti gli altri miei amici“.

Nel film, la nuova bandiera da apporre allo scoglio è stata realizzata da Dario Bianchi, altro storico tifoso rossoblu. Che rapporto hai con lui?

Ci conosciamo tramite la tradizione delle bandiere. Loro me le portano già confezionate. Io poi vengo qui, le cucio e le metto sullo scoglio, e andiamo avanti così…“.

Hai ben due tatuaggi dedicati al Genoa…

È bello che mi rimangano sulla pelle, anzi me ne farei degli altri, sempre per il Genoa ovviamente (ride, ndr)“.

Qualche settimana fa hai incontrato Ekuban proprio qui a Boccadasse. Ne avrai visti tanti, ma quali sono i giocatori che ti sono rimasti più impressi?

Quando è venuto Ekuban ci chiedevamo ‘Ma è lui?’. Un bestione che non finiva più. Allora io e un mio amico ci siamo avvicinati, aveva una bambina bellissima. Poi è stato un po’ lì con noi. Mi viene poi in mente Coda, anche lui è venuto a Boccadasse, a parlare con noi della bandiera, e anche a lui arrivavo sotto le spalle. Questo per dire che in campo sembrano diversi. Poi ho un aneddoto su Cambiaso: andavo a vederlo giocare con il figlio di un mio amico, aveva 12 anni. Dicevo: ‘Quel Cambiaso lì è bravo, guarda che piedi che ha’. Difatti non mi sono sbagliato, ora gioca in Nazionale“.

Qual è l’emozione che provi ogni volta che rimetti piede allo stadio?

Sono andato all’ultima partita in Serie B del Genoa, contro il Bari. Non dico l’emozione. Volevano che andassi con i Figgi Do Zena, in mezzo alla Gradinata, però non me la sentivo e così sono andato nei distinti, anche se mi pregavano di andare in mezzo a loro. Invece in Genoa-Bologna, ultima partita in Serie A prima della retrocessione, andai e fecero una coeografia in nostro onore, in Nord, con lo scoglio e noi che mettevamo la bandiera: è stata un’emozione grandissima“.

 

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1 mese fa

Il mio cliente preferito quando ero alla basko di via Cavallotti un mito lino quando veniva alla cassa dove ero io parlavamo ovviamente del nostro amato Genoa

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1 mese fa

Lo scoglio del galuscio.

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1 mese fa

🔴🔵❤️

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1 mese fa

È la nostra bandiera ❤💙 e questo mi basta 💞💙

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1 mese fa

Forza Genoa ❤️💙💪

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1 mese fa

Bellissimo racconto no non conoscevo la storia della bandiera neppure mio marito che è genoano la conosceva

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1 mese fa

Buona giornata

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1 mese fa

Ciao lo straccio sullo scoglio porta brutto tempo x la settimana di Pasqua 🐣 persino la natura si ribella a vedere quei brutti colori, , Seppia (gatto) ha espressione imbronciata xke gli tocca vedere quei brutti colori 🤣🤣🤣🤣

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1 mese fa

No non la conoscevo ma l’importante che i colori della bandiera sono❤💙👏👏

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1 mese fa

Io non conosco la storia della bandiera ma è Rossoblù ed è sufficiente

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1 mese fa

Mi ricordo da ragazzo quando a un quarto d’ora dalla fine, aprivano i cancelli interni e invadevamo la sud per salutare i giocatori che allora uscivano sotto la sud.

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1 mese fa

No…. ❤️💙

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1 mese fa

Sinceramente no….. comunque sia la tradizione Genova è solo esclusivamente rosso blù ❤️💙

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1 mese fa

Bellissima storia ❤️💙

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1 mese fa

Confesso francamente di no.
Ma la cosa certa è che Genova È SOLO ROSSOBLU’ !!! ❤️ 🫶

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1 mese fa

Sinceramente no ❤️💙

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1 mese fa

@follower abbiamo parlato con Lino Galleano, grande tifoso rossoblu e artefice della lunga tradizione dello scoglio di Boccadasse. E voi sapevate la storia della bandiera? 🔴🔵

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